Vivaismo Viticolo Italiano
GIANFRANCO TEMPESTA
MONICA FIORILO
VIVAISMO ITALIANO
2. GLI INNESTI TALEA PER LA VITICOLTURA
In tabella 1.10 Numero di innesti talea (IT) per varietà di vite, figura 1.10 Evoluzione innesti talea di viti da vino per gruppo e figura 1.11 Evoluzione innesti talea delle prime 30 varietà e figura 1.12 Innesti talea delle varietà “Trendy” in Italia sono riportati gli innesti talea dichiarati dai vivaisti in base alle normative vigenti.
Nella tabella e figure vengono ipotizzati scenari probabilistici basati sulla conoscenza degli autori sia della futura evoluzione delle richieste di mercato, sia della risposta del vivaismo alla domanda emergente.
La formulazione di scenari, seppur a breve termine, è sempre aleatoria, per questo sono utili eventuali apporti e correzioni dei lettori. (possono essere inviate a gftempesta@devulpeetuva.com)
Riteniamo utile formulare alcune considerazioni in merito:
per convertire gli IT in barbatelle commerciabili possiamo stimare che la resa media nazionale sia rappresentata dal parametro 65 barbatelle ricavabili da 100 innesti talea messi a dimora in vivaio; quindi il dato precedentemente esposto va moltiplicato per 0,65;
le varietà sono ordinate in base all’importanza nel Vigneto Italia.
il vivaismo italiano produce un’importante quantità di varietà straniere, destinate esclusivamente all’esportazione, come evidenziato nella sezione” Varietà vino per estero”; a queste vanno aggiunte quantità variabili d’anno in anno delle varietà evidenziate in giallo.
La quota di materiale di moltiplicazione della vite per l’estero, che oggi raggiunge circa il 35% delle barbatelle innestate prodotte in Italia, è la dimostrazione più significativa della qualità delle produzioni vivaistiche italiane e dell’ottima organizzazione commerciale dei protagonisti.
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